By Farah – Viaggi nel Cassetto
Certi luoghi non hanno bisogno di grandi descrizioni. Sono conosciuti in tutto il mondo, i turisti fanno a gara per accaparrarsi le ultime camere disponibili, hanno il privilegio di trovarsi in posizioni geologicamente e geograficamente incomparabili. Certi luoghi parlano da soli.
E questo è il caso delle Cinque Terre.
Le Cinque Terre hanno un qualcosa di magico: Vernazza, Corniglia, Riomaggiore, Monterosso al Mare e Manarola si trovano adagiate su un tratto di costa aspro e meraviglioso e i loro colori si specchiano nell’acqua sottostante, macchiata dalla presenza di piccole barche arcobaleno. Immaginate ora una ventina di travel blogger e portateli in Liguria, a Levanto, un piccolo gioiello incastonato sulla costa che rappresenta una base perfetta per esplorare il Parco Nazionale delle Cinque Terre. Mettete ora tutti questi blogger davanti ad una scelta: arrivare alle Cinque Terre comodamente seduti su un gozzo cavalcando le onde oppure raggiungerle via terra, macinando km con scarpe da trekking sotto ad un sole cocente?
Ok, immagino abbiate intuito ormai quale sia stata la mia preferenza.
Ecco, io quella traversata in mare la inserisco tra le esperienze che non dimenticherò mai: le dita che giocano con gli schizzi d’acqua, le risate con le amiche, le fotografie, il vento, un lupo di mare scalzo e con la pelle bruciata dal sole a parlarci di ogni tratto di scogliera e infine lei, Manarola, che dalla sua rupe si avvicina sempre di più in tutto il suo splendore e colore.
Manarola, come Corniglia, la dovrò però rimandare ad una seconda visita: oggi la nostra prima tappa è infattiVernazza e l’ingresso nel suo piccolo porto toglie definitivamente ogni parola dalla mia bocca. Vernazza è un’esplosione di gioia: giallo, rosa e arancione sono i colori caldi che riempiono i miei occhi, scorgo alcuni bambini nascosti tra le barche concentrati nel loro giocare con la sabbia, l’acqua sembra dipinta e le stradine pullulano di turisti. Un sorriso curva le mie labbra verso l’alto e, guardandomi intorno, vedo che non sono l’unica ad avere una bella espressione di gioia stampata in volto: questo luogo infonde serenità e parte così la nostra passeggiata tra le viuzze profumate di pesce e aria di mare.
Da Vernazza il passo verso Monterosso è breve: guidati dal nostro fantastico esperto Enrico prendiamo il trenino che ci conduce in questo piccolo paradiso, luogo di incontro con i temerari che hanno scelto di arrivare da Levanto camminando. Lo ammetto: quando si tratta di mare, essendo del Sud, mi trasformo in una persona molto esigente; è difficile che mi innamori di un mare che non sia il mio… ma qui è successo. Ve l’assicuro. Le acque trasparenti che bagnano Monterosso hanno fatto decisamente breccia nel mio cuore e ho dovuto lottare fortemente contro la voglia di correre a tuffarmi. Scusa in più per tornare, no? E intanto guardo e riguardo le foto scattate e vi sfido a non darmi ragione.
Questo luogo è perfetto.
L’ultima velocissima tappa del nostro tour alle Cinque Terre si conclude a Riomaggiore. I minuti a disposizione sono veramente pochissimi ma è questo il luogo che ricordo con più tenerezza. E’ qui che è venuto fuori infatti il vero spirito avventuriero dei miei compagni di viaggio: nonostante il tempo limitato nessuno si è tirato indietro. Abbiamo contato i minuti a disposizione, ci siamo guardati per un attimo con occhi interrogativi e quando Patrick ha chiesto “Si va?” l’esitazione è svanita.
Si va eccome, certo che si va!
Ogni secondo è prezioso per poter assaporare luoghi mai visti prima perciò eccoci, tutti sorridenti, mentre ci addentriamo tra le strade di Riomaggiore (che, probabilmente, è il borgo che mi ha colpita di più).
Questa giornata alle Cinque Terre non poteva concludersi in modo migliore, non credete?
http://viagginelcassetto.com/una-giornata-alle-cinque-terre/