Aumento tariffe ferroviarie (aggiornamento agosto 2024)
Non è un effimero temporale estivo, più intenso perchè il mare si è scaldato, ma 𝐥’𝐚𝐫𝐢𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐭𝐢𝐫𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐂𝐢𝐧𝐪𝐮𝐞 𝐓𝐞𝐫𝐫𝐞 è diventata un ventaccio cupo e appiccicoso.
Tale rigorosa efficienza sanzionatoria non trova correlazione, ad esempio, nella puntualità dei treni, nella pulizia delle stazioni, nella pericolosa stazione in curva di Manarola dove si promettono da anni lavori che non vedono mai la luce (solo alcuni degli esempi…).
Ma la questione delle 𝐭𝐚𝐫𝐢𝐟𝐟𝐞 𝐢𝐩𝐞𝐫𝐭𝐫𝐨𝐟𝐢𝐜𝐡𝐞 non è l’unica che ci preoccupa, anzi la principale preoccupazione è lo 𝐬𝐦𝐚𝐫𝐫𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 che percepiamo nei tre Comuni e nel Parco, rispetto alla 𝐫𝐢𝐥𝐞𝐯𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐂𝐢𝐧𝐪𝐮𝐞 𝐓𝐞𝐫𝐫𝐞 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐮𝐧𝐢𝐜𝐢𝐭𝐚̀ 𝐜𝐮𝐥𝐭𝐮𝐫𝐚𝐥𝐞 𝐞𝐝 𝐢𝐝𝐞𝐧𝐭𝐢𝐭𝐚𝐫𝐢𝐚, rispetto al valore della meta turistica che cercano i turisti che vengono qui, non a Vernazza o Monterosso non sulla la via dell’Amore o a Riomaggiore, non su questo o quel sentiero o paese, ma vengono qui a cercare le Cinque Terre.
Troppi aspetti decisivi per il nostro futuro ci appaiono trascurati ed immobili, quasi fossero un fastidioso oggetto urticante, parliamo della 𝐩𝐫𝐨𝐠𝐫𝐚𝐦𝐦𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐬𝐯𝐢𝐥𝐮𝐩𝐩𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐭𝐞𝐫𝐫𝐢𝐭𝐨𝐫𝐢𝐨, parliamo del nostro futuro: dal Piano del Parco al Piano Urbanistico Intercomunale (PUI) che interessa finalmente insieme i tre comuni.
Su questi due strumenti comprensoriali essenziali, al di là di qualche rara uscita mediatica, il disimpegno è evidente, come per altre importanti questioni ambientali legate al mare, alla cura e gestione del territorio, soprattutto in ambito urbano.
In questo non manca di sollevare dubbi e perplessità la riapertura della 𝐯𝐢𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐀𝐦𝐨𝐫𝐞, che è un’ottima notizia, ma purtroppo accompagnata da 𝐭𝐚𝐫𝐢𝐟𝐟𝐞 𝐞𝐬𝐚𝐠𝐞𝐫𝐚𝐭𝐞, da un indubbio eccesso burocratico, da una gestione che pare divergente dall’unitarietà delle Cinque Terre.
Tra gli atti collegati all’apertura della via dell’Amore è noto un protocollo di intesa Regione-Comune-Parco che ha per oggetto la gestione della via dell’Amore ed il sentiero Manarola-Corniglia.
Dal documento si apprende che la 𝐩𝐫𝐨𝐠𝐞𝐭𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐞𝐬𝐞𝐜𝐮𝐭𝐢𝐯𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐬𝐞𝐧𝐭𝐢𝐞𝐫𝐨 𝐌𝐚𝐧𝐚𝐫𝐨𝐥𝐚-𝐂𝐨𝐫𝐧𝐢𝐠𝐥𝐢𝐚 non è completa, che il Parco si impegna a completarla e che insieme i tre sottoscrittori si impegnano ad individuare forme di finanziamento anche attraverso partenariato pubblico-privato; non manca, infine, l’impegno all’apertura di un tavolo tecnico di lavoro.
A noi pare un atto generico perchè non individua una sola palanca di risorse (neppure quelle per completare la progettazione), non indica alcuna data o scadenza precisa, appare slegato dalla via dell’Amore, insomma un 𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐟𝐚𝐜𝐜𝐢𝐚𝐭𝐚; per un sentiero di tale sfolgorante bellezza chiuso dal 2010 occorre ben altro impeto.
La scadenza della Presidenza Bianchi apre diverse vie istituzionali prima della nomina del nuovo Presidente, dalla sua proroga, all’incarico al vicepresidente (quello a suo tempo nominato è ora dimissionario) per il quale un esponente della politica spezzina, ci appare, viste le posizioni ben distanti dal praticare la tutela e di protezione del nostro territorio, francamente, da evitare.
Non mancano le preoccupazioni per l’apertura della 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐚 𝐬𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐌𝐢𝐠𝐥𝐢𝐚𝐫𝐢𝐧𝐚 dedicata ai gruppi organizzati, con la quale crescerà l’invivibilità nei nostri paesi, ce ne accorgeremo già dalla prossima stagione, ma sarà molto peggio una volta ultimata la nuova stazione marittima per le navi da crociera de La Spezia.
Per questo e molto altro, chiediamo ai tre Comuni ed al Parco forte 𝐮𝐧𝐢𝐭𝐚̀ 𝐝𝐢 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐞𝐝 𝐞𝐟𝐟𝐢𝐜𝐚𝐜𝐞 𝐮𝐧𝐢𝐭𝐚̀ 𝐧𝐞𝐥𝐥’𝐚𝐠𝐢𝐫𝐞.
Problemi così grandi non possono essere affrontati da un singolo comune o dal solo Parco; la soluzione di uno potrebbe tornare, aggravata, al mittente, così come l’inazione, il tirare a campare, equivale ad accettare le altrui decisioni e tra queste, le peggiori sono quelle prese fuori dall’ambito dei cinque paesi.