Il Restauro dell’Organo storico di Corniglia: un viaggio nella storia delle Cinque Terre
Siamo stati a Corniglia, nella Chiesa di San Pietro, per incontrare Alberto Codeglia e Matteo Pasqualini, che ci hanno raccontato la straordinaria storia del restauro dell’organo storico del borgo.
Il Progetto: “Diamo un volto alle Cinque Terre”
Questa intervista si inserisce nel nostro progetto “Diamo un volto alle Cinque Terre”, nato per restituire umanità e storie autentiche a un territorio troppo spesso associato unicamente al turismo di massa.
Il lungo restauro della Chiesa di San Pietro
Alberto ci ha raccontato di come la chiesa sia stata al centro di un lungo lavoro di restauro, partendo dai lampadari nel 2001, fino alla pala di San Pietro e alla Madonna del Rosario del 1641. Quest’ultima restaurata nel 2017 grazie al supporto della Compagnia di San Paolo.
Nel 2022, l’attenzione si è rivolta all’organo storico, costruito nel 1917 da Achille Baldi a Torino e arrivato a Corniglia in piena Prima Guerra Mondiale. “È una storia nella storia,” ci racconta Alberto Codeglia, responsabile del Consiglio Parrocchiale.
Un organo storico da restaurare
Smontato pezzo per pezzo — ben 866 canne e 3000 componenti — l’organo è stato restaurato dai Fratelli Mari a Lumarzo (Genova) e riportato in chiesa a maggio 2024.
“Abbiamo avuto la fortuna di lavorare con i Fratelli Mari, che hanno rispettato l’originalità dello strumento,” spiega Alberto. “Questa è stata una sfida complessa, ma grazie all’8×1000 della CEI, al contributo del Parco Nazionale delle Cinque Terre e del Comune di Vernazza, abbiamo raccolto i 66.000€ necessari.”
Inaugurazione e Rassegna Organistica Cornigliese
L’organo è stato inaugurato il 20 giugno 2024 con un concerto memorabile, in una chiesa gremita di abitanti e visitatori. A seguire la nascita della Rassegna Organistica Cornigliese, voluta per dare nuova vita a questo strumento straordinario.
Come ha spiegato Matteo Pasqualini, questo organo è uno dei pochi in Italia a mantenere una trasmissione pneumatica tubolare in cartone, un dettaglio unico che testimonia l’ingegno e la creatività dell’epoca. Non solo un pezzo di storia, ma anche uno strumento che continua a risuonare con una qualità sonora eccezionale, portando musica e cultura nella comunità. Il risultato è un organo che, come ci racconta l’organista Matteo Pasqualini, “è un piccolo gioiello, con una qualità sonora che pochi strumenti possono vantare. La particolarità? I suoi tubicini in cartone, una soluzione adottata durante la guerra quando il piombo serviva per le munizioni.”
Questo viaggio a Corniglia ci ha mostrato come ogni angolo delle Cinque Terre abbia storie incredibili da raccontare. Se anche tu vuoi condividere una realtà, un luogo o un progetto speciale, scrivici a informazioni@cinqueterre.it.
Saremo felici di dare voce alla tua storia.